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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 15 novembre 2012

Rutelli da correggere

"Sulla carcerazione dei giornalisti che vengano imputati per diffamazione - ha sostenuto, per giustificare il suo voto a favore dell'emendamento liberticida della "Lega nord", Francesco Rutelli - abbiamo semplicemenete recepito la richiesta della "Corte europea dei diritti dell'uomo"".
Peccato però che, appena conosciuto l'esito della votazione dell'emendamento liberticida approvato al Senato della Repubblica italiana, Nils Muiznieks, comissario per i diritti umani al Consiglio d'Europa, abbia smentito di avere mai fatto partire  gravi richieste del genere e, infatti, abbia espresso la sua "grande preoccupazione" per quel voto. Francesco Rutelli, allora, come Roberto Maroni? C'è o ci fa? Se c'è, per favore, si lasci "rottamare". Se ci fa, faccia però il piacere di smetterla finalmente di farsi guidare dai suoi più o meno inconsci rancori e di cominciare a rispettare quanti operano facendo il proprio dovere. Fossero anche quelli i quali hanno scoperto le carte al suo ex tesoriere Lusi e, perfino, quelli i quali si sono azzardati ad ipotizzare - come molti  e lui stesso ipotizzarono, al tempo di "Mani pulite", con Bettino Craxi - che lui, il segretario del partito, non poteva non sapere. Perché questa, onorevole Rutelli, questa, bellezza, è la libertà di stampa. Che ogni Paese civile non si sogna di incarcerare.
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