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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 9 novembre 2012

Tonino, scarpe grosse e cervello fino

"Antonio Di Pietro - dopo le defezioni massicce ed importanti dalla sua "Italia dei valori" - non possiede più i numeri per avere, alla Camera, un suo gruppo e, quindi, si sta affannando per trovare qualche scampolo al mercato di novembre".
Antonio Di Pietro, comunque, è preoccupato fino ad un certo punto. Se non dovesse trovare i suoi scampoli, infatti, avrebbe già in tasca una deroga alle norme assicuratagli dal Presidente Gianfranco Fini: potrebbe mantenere il suo gruppo, cioè, anche senza più avere il numero di deputati previsto per averlo. Ma come avrà fatto Antonio Di Pietro ad ottenere questa promessa di deroga? Qualcuno maligna che Tonino, scarpe grosse e cervello fino, abbia puntato sull' "effetto nostalgia". Si sia presentato al Presidente della Camera, cioè, con la celebre foto che ritrae lui, Tonino, a torso nudo su un trattore in mezzo ad un'aia. E il Presidente della Camera, folgorato dal nostalgico ricordo di qualcun altro il quale fu immortalato nell'identica foggia e nell'identico atteggiamento più o meno settant'anni fa, si sia in effetti commosso, magari abbia lasciato cadere qualche lacrima e abbia così garantito la deroga al furbo Antonio da Montenero di Bisaccia.
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