"Why so choosy?" - uno dei cartelli che hanno accolto a Napoli il Ministro del Lavoro, Elsa Fornero, per il convegno italo-tedesco sul precariato giovanile - e, poi, tanti altri cartelli che spiegavano questo "perché così schizzinosi?" Perché, pur essendo laureati o liceali lavoratori, si sono adattati a guadagnare tra i due e i cinque euro l'ora, lavorando dalle cinque alle sette ore al giorno, come precari "stewart" allo stadio, "baby sitter", animatori per bambini, camerieri, "aiuto-schampisti", estetisti, addetti alla consegna a domicilio di pizze e caffè, impiegati nei "call center"".
Ma la professoressa Elsa Fornero avrà capito quei cartelli scritti in semplice italiano? Avrà capito, soprattutto, quel cartello che chiedeva a lei e si suoi, in puro napoletano, "Jatevenne"?
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