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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 27 novembre 2012

Se una strage di bambini non fa più notizia...

"Una bomba a grappolo, lasciata cadere da un aereo del regime siriano su un campo da gioco alle porte di Damasco - hanno riportato i giornali con scarsa evidenza - ha causato la morte di dieci bambini sotto i quindici anni".
Per i giornali, dunque, stragi anche terribili in Siria, avvenendo quotidianamente, non fanno ormai più notizia. "Un cane che morde un uomo - si insegna, ancora oggi, nelle redazioni - non fa notizia. A fare notizia, invece, è un uomo che morde un cane". Ergo: Bashar al-Asad che fa sganciare bombe a grappolo su un povero campetto dove stanno giocando pacificamente e allegramente decine di bambini, essendo cosa quasi di tutti i giorni, non può fare ormai notizia. Farebbe notizia, sì, se decine di bambini siriani smettessero di prendere a calci un pallone, salissero su un loro areoplanino e andassero a sganciare ordigni di morte sopra la ricca dimora dove Bashar al-Asad ordina le stragi contro il suo popolo. Come farebbe notizia, poiché fino ad oggi è avvenuto se non in modo "soft" e ridicolo, una dura e seria condanna da parte dell'Europa. O l'Europa è troppo occupata a bisticciare, al suo interno, sulle questioni dell'alta finanza e del predominio degli uni sugli altri?
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