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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 12 novembre 2012

Luci indiane e luci italiane

"La Provincia di Milano - così come fatto sapere nei manifesti affissi in tutta la città - ha sponsorizzato il "Diwali", la festa della luce che gli indiani celebrano, ogni 11 novembre, in tutto il mondo".
Buona iniziativa, per carità, in quanto è sempre bello essere fratelli di tutti e, in particolare, di quanti vengono da lontano. Sarebbe stato bello, però, se i giudici della Corte indiana del Kerala, prima di andarsene in ferie proprio per la festa del "Diwali", la festa della luce, avessero finalmente sentenziato la fine del buio per i due "marò" italiani trattenuti - non si è ancora capito a quale legittimo titolo - da quasi nove mesi. Invece no: ancora nessuna sentenza, un nuovo rinvio e il rischio che a Salvatore Girone e a Massimo La Torre non venga data neppure la possibilità di festeggiare le lucine del Presepe natalizio a casa propria. Si fa sempre più concreta, insomma, l'ipotesi che i giudici indiani si stiano muovendo per far scontare ai due "marò" italiani quella che loro  sembrano ritenere ingiustamente la condanna giusta non con una sentenza che determinerebbe una reazione negativa in tutto il mondo, ma con una serie di rinvii che, invece, sembrano non emozionare alcuna istituzione neppure in Italia. Buon "Diwali" e anche cento sponsorizzazioni, certo, a tutti gli indiani dentro e fuori i loro confini patrii. Ma Salvatore Girone e Massimo La Torre potranno ricevere un "Buon Natale" dai loro cari, magari con la sponsorizzazione del Governo italiano, dentro i loro confini patrii?
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