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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 25 novembre 2012

Le violenze sì e no de "L'Osservatore romano"

"La violenza di certi uomini nei confronti delle donne - ha scritto "L'Osservatore romano" - è probabilmente dettata dall'incapacità di accettare, nella quotidianità concreta, l'emancipazione femminile".
Giustissimo. Ci si aspetterebbe da "L'Osservatore romano", però, un altrettanto giustissimo scritto che affermasse come la violenza di certi preti nei confronti di tanti minori e di tanti soggetti deboli (come, ad esempio, diversamente abili e carcerati) sia probabilmente dettata dall'incapacità di accettare, nella realtà concreta, quel sesto comandamento che impone di "non commettere atti impuri". Ci si aspetterebbe, anzi, con legittima urgenza. Per capire, anche, che cosa abbia significato l'avere spedito a Malta, circa un mese fa, quel monsignor Charles Scicluna il quale si è più volte distinto per avere accusato alcune Conferenze episcopali - a cominciare da quella italiana guidata dal cardinale Angelo Bagnasco - per non avere fatto abbastanza nei confronti dei preti pedofili.
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