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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 18 novembre 2012

Cane non morde cane

"Il redattore di "Repubblica" Giuliano Foschini - decisione della Procura di Lecce - è stato iscritto nel registro degli indagati e ha avuto casa e ufficio  messi a soqquadro dalla polizia perché "reo" di avere pubblicato una lettera nella quale due pubblici ministeri di Bari chiedono conto di un certo comportamento del giudice per le indagini preliminari Susanna De Felice in merito ad una vicenda che vedeva chiamato in causa, anche, il Governatore della Puglia, Niki Vendola".
Ma quale la motivazione della Procura di Lecce per questa iscrizione del giornalista Giuliano Foschini nel registro degli indagati? Ricettazione. Il che - alla luce dell'assurda normativa vigente - potrebbe, al limite, essere tollerato se però, nel contempo, la Procura di Lecce avesse iscritto nel registro degli indagati - ai sensi di un preciso articolo del Codice penale - anche chi avesse illecitamente consegnato al giornalista Giuliano Foschini, per procurare a sé un qualche profitto, la lettera dei due pubblici ministeri su Susanna De Felice. Questa iscrizione del "consegnatore" illegale, però, non c'è stata. E allora ancora una volta,  come dice un proverbio popolare, "cane non morde cane". Ma, come dice la realtà dei fatti, giornalista sì.
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