"Mai - ha detto il segretario della "Lega nord", Roberto Maroni - mai un giornalista in galera".
Ma come? Se è stata proprio la "Lega nord" a chiedere, con un suo emendamento da votarsi perfino a scrutinio segreto, che i giornalisti rei di diffamazione dovessero finire in galera? "Solo una provocazione" ha prima cercato di giustificarsi, con quel suo perenne sorrisetto un po' così, Roberto Maroni. Il quale, poi, ha però cercato di scaricare tutto sul suo capogruppo al Senato, Federico Bricolo, reo di non avere capito che quell'emendamento era "solo una provocazione" e, quindi, non andava approvato tanto meno a scrutinio segreto. Ma Roberto Maroni, con quel perenne sorrisetto un po' così, c'è o ci fa? Se c'è, per favore, qualcuno - della "Lega" o no - lo leghi. Se ci fa, faccia però il piacere di smetterla finalmente con quel suo perenne sorrisetto un po' così e di cominciare a prendere sul serio, perlomeno, le Istituzioni.
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Ma come? Se è stata proprio la "Lega nord" a chiedere, con un suo emendamento da votarsi perfino a scrutinio segreto, che i giornalisti rei di diffamazione dovessero finire in galera? "Solo una provocazione" ha prima cercato di giustificarsi, con quel suo perenne sorrisetto un po' così, Roberto Maroni. Il quale, poi, ha però cercato di scaricare tutto sul suo capogruppo al Senato, Federico Bricolo, reo di non avere capito che quell'emendamento era "solo una provocazione" e, quindi, non andava approvato tanto meno a scrutinio segreto. Ma Roberto Maroni, con quel perenne sorrisetto un po' così, c'è o ci fa? Se c'è, per favore, qualcuno - della "Lega" o no - lo leghi. Se ci fa, faccia però il piacere di smetterla finalmente con quel suo perenne sorrisetto un po' così e di cominciare a prendere sul serio, perlomeno, le Istituzioni.
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