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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 17 aprile 2015

L'Angelo di Raffaella

"Provo dolore - si è cristianamente angosciato il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Angelo Bagnasco - nel constatare che chissà perché certe indagini esplodano sempre in certe ore e in certi momenti della storia delle città e della Nazione. E' importante che ci siano accertamenti rapidi per arrivare alla verità delle cose e non soltanto ai sospetti".
Più che giusta e santa angoscia. Resta però la curiosità di conoscere perché il cardinale Angelo Bagnasco abbia ritenuto confessarla "urbi et orbi" soltanto in occasione delle recente iscrizione nel registro degli indagati, per i reati di omicidio e di disastro colposi, della candidata pd alle regionali della Liguria, Raffaella Paita. E non anche, insomma, quando interventi della Magistratura - non pochi e nemmeno per ipotesi di reato così pesanti - si sono abbattuti, in passato, su altri personaggi politici, ma anche non politici. Forse, chissà, il cardinale Angelo Bagnasco, tutte quelle altre volte, era caduto in una crisi mistica e non se n'era accorto.
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