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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 10 febbraio 2012

Frati dinasty

"L' Università romana "La Sapienza" - secondo gli ultimi dati dell' "Academic ranking of world universities" elaborati poi dalla "Scuola normale di Pisa" - è scesa al 430° posto nella graduatoria degli atenei di tutto il mondo".
Ma, allora, il rettore Luigi Frati - sempre conosciuto come un uomo "tutto casa e università" - non ha fatto nulla perché "La Sapienza" non finisse nel baratro? Ha fatto, ha fatto anche tanto, ma per la sua casa direttamente e positivamente, per la sua università indirettamente e negativamente. Tanto è vero che oggi, a "La Sapienza" di Roma, c'è tutta casa Frati: lui Luigi (il rettore), la moglie Luciana Rita Angeletti (laurea in lettere, specializzazione in storia della medicina), la figlia Paola (laurea in giurisprudenza, specializzazione in medicina legale) e, ultimo arrivato, il figlio Giacomo (laurea in medicina, specializzazione in trapianti cardiaci, nominato professore associato dopo un esame orale davanti ad una commissione composta da due professori di igiene e da tre odontoiatri, un breve "esilio" nella "dependance" del Policlinico romano a Latina e poi richiamato, nel cuore della reggia di papà, quale responsabile dell' "Unità programmatica tecnologie cellulari-molecolari applicate alle malattie cardiovascolari". E richiamato burocraticamente da chi? Da quel commissario straordinario del Policlinico, Antonio Capparelli, il quale - come sta indagando anche su questo, tra l'altro, la Procura di Roma - era stato nominato proprio dal rettore Luigi Frati e il quale, per fare spazio alla nuova "Unità" del di lui rampollo Giacomo, non aveva esitato a sottrarre un certo numero di posti-letto ad un altro reparto). Come commentare tutto ciò? Forse, nel modo più acconcio ed efficace, con una espressione dottamente accademica diretta in un video, agli studenti, dallo stesso rettore Luigi Frati: "Nun date retta ai professori perché i professori se fanno i cazzi loro... Lasciateli perde'". E, se lo dice un rettore dell'Università nella quale hanno insegnato, tra gli altri, Niccolò Copernico, Gabriele D'Annunzio e Giuseppe Ungaretti...
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