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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 15 febbraio 2012

Celentano o dell'incoerenza

"Testate ipocrite come "Avvenire" e "Famiglia cristiana" - se n'è uscito, tra l'altro, Adriano Celentano nella sua prima comparsata al "Festival di Sanremo" - dovrebbero chiudere perché, invece di parlare di Dio, di Gesù e del Paradiso, parlano troppo di troppe altre cose".
Ma uno come Adriano Celentano, che sta ritenendo sempre più vantaggioso presentarsi come paladino di ogni libertà di pensiero, ritiene di essere coerente quando auspica che vengano meno - quale che sia il loro tono - due voci autorevoli del mondo dell'informazione? Meglio: ritiene di essere onesto quando al fondamento del suo auspicio illiberale ha posto, in verità, non il fatto che "Avvenire" e "Famiglia cristiana" non parlino abbastanza di Dio, di Gesù e del Paradiso, ma il fatto che le due pubblicazioni abbiano parlato abbastanza negativamente di lui e della sua beneficienza stucchevolmente esibita? Ma Adriano Celentano, poi, farebbe bene - scusi l'ardire - a riflettere su un evento che potrebbe anche verificarsi da un giorno all'altro: un altro "re degli ignoranti" che salisse sul pulpito e chiedesse a lui di chiudere la sua bocca perché, invece di cantare, si ostina sempre più a "sparare" arroganti e spiacevoli farneticazioni. Facendo abbassare e non alzare - controlli bene i dati - l' "indice d'ascolto" lui presente.
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