"Negli "Anni sessanta" - è intervenuto, per sparare a sua volta contro chi continua a sognare il "posto fisso", il sociologo Francesco Alberoni - la gente si muoveva e cambiava lavoro per migliorare".
E' vero. Ma negli "Anni sessanta". Negli "Anni duemila", invece, la gente si guarda bene dal muoversi perché con il fischio che l'attuale mercato del lavoro sarebbe pronto, lì, a permetterle di migliorare con una nuova occupazione. Ma la lascerebbe disoccupata o, nella migliore delle ipotesi, le offrirebbe una occupazione sicuramente peggiore. Anche i sociologhi, evidentemente, non riescono a mettere spesso a frutto quanto hanno studiato in sociologia. O rifiutano - chissà perché - di usare gli occhiali per vedere bene quanto accade loro intorno.
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