"Io uso spesso il treno - ha scritto, nella pagina dedicata da "Il Giornale" ai lettori - il signor Gianni Calegari - e posso affermare che, da molti anni, il servizio è inappuntabile".
Tre, a questo punto, le ipotesi. La prima: il signor Gianni Calegari ha scritto la sua lettera in stato di ebbrezza alcolica. La seconda: il signor Gianni Calegari è uno zio dell'amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti. La terza e la più grave: al signor Gianni Calegari piace fare scioccamente lo spiritoso - tra l'altro - sul dramma di centinaia di migliaia di pendolari quotidianamente alle prese, da molti anni, con un servizio inappuntabilmente da schifo.
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