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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 7 febbraio 2012

"Dimmi cosa scrivi e ti dirò chi sei"

"Io uso spesso il treno - ha scritto, nella pagina dedicata da "Il Giornale" ai lettori - il signor Gianni Calegari - e posso affermare che, da molti anni, il servizio è inappuntabile".
Tre, a questo punto, le ipotesi. La prima: il signor Gianni Calegari ha scritto la sua lettera in stato di ebbrezza alcolica. La seconda: il signor Gianni Calegari è uno zio dell'amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti. La terza e la più grave: al signor Gianni Calegari piace fare scioccamente lo spiritoso - tra l'altro - sul dramma di centinaia di migliaia di pendolari quotidianamente alle prese, da molti anni, con un servizio inappuntabilmente da schifo.
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