"Nell'ultima serata del "Festival di Sanremo" - lo hanno visto milioni di italiani - Adriano Celentano non è riuscito a cantare soltanto come lui sa fare benissimo, ma ha insistito anche a predicare come sa fare malissimo".
Non solo. Forse indispettito per non essere stato nominato in mattinata tra i nuovi cardinali di Santa Romana Chiesa, non si è trattenuto dal mettere di nuovo all'indice i cattolici "Avvenire" e "Famiglia cristiana". E, dopo avere di nuovo evocato il buon Gesù, quando ha voluto movimentare il suo paradiso sanremese, non ha per fortuna chiamato sul palco la madre di Gesù, ma - sempre dall'alto della sua incoerenza - una discinta Maria Maddalena pre-conversione. Per fortuna, però, il "Festival" è finito. E sono finiti, con lui, le "gaffes", le parolacce da osteria, i doppi sensi, i non sensi, i sermoni folli, gli insulti alle Istituzioni, le iene volgari, i soliti idioti, gli "spacchi" da "case di piacere" e le smutandate. E pur se lì, in un cantuccio, le canzoni di Sanremo. Buona fine. E nessun complimento per la trasmissione.
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