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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 15 maggio 2014

Prima che lo sceicco perda la pazienza

"Lo sceicco del Qatar sarebbe pronto a sborsare un miliardo per costruire ad Olbia un ospedale con reparti di eccellenza (diabetologia, pediatria, talassemia e medicina sportiva) e il Vaticano sarebbe pronto, attraverso il "Bambino Gesù" di Roma, a fornire i medici, ma - ecco l'assurdo sconcertante - tutto continua a rimanere fermo perché l'assessore alla Sanità della Regione Sardegna, il dottor Luigi Arru, continua a chiedere approfondimenti e a non sbloccare l'operazione con la sua firma".
Non vale nulla, incredibilmente, che il Capo dello Stato abbia fornito garanzie - al padre dell'attuale emiro, Al Thani, durante un ricevimento al Quirinale - sulla fattibilità dell'importanate opera. Non vale nulla, incredibilmente, che due "premier", prima Mario Monti e poi Enrico Letta, abbiano avallato il progetto con i loro "sì". Non vale niente, incredibilmente, che l'attuale presidente regionale di sinistra e il precedente presidente regionale di destra si siano dimostrati entusiasti della realizzazione. Quello che vale, incredibilmente, è che l'assessore alla Sanità, il dottor Luigi Arru, continui a non apporre la sua firma. Ma non per ragioni plausibili, per motivi seri. Solo perché lui è un medico di Nuoro e l'ospedale di Olbia, a cento chilometri di distanza, sorgerebbe come un gravissimo "disturbo" all'ospedale del capoluogo. Lo sceicco del Qatar - si è appreso - sta però per perdere la pazienza e sta per spostare la realizzazione della sua struttura medica d'eccellenza in Germania dove, molto più intelligentemente e praticamente, si sono già detti pronti ad ospitarla. Il "premier" Matteo Renzi, il quale ha sempre giustamente dichiarato di puntare a valorizzare l'attrazione di capitali esteri per favorire la crescita e gli investimenti, non farebbe allora male, prima che sia troppo tardi, a fare una corsa anche a casa dell'  "assessor dottor campanile" Luigi Arru e convincerlo a non comportarsi da irresponsabile. Anche a costo di portare scompiglio nel Pd nuorese. Ma uno scompiglio nel Pd nuorese dovrebbe contare meno di una immotivata rinuncia  ad un investimento prestigioso da un miliardo (150 milioni subito e 100 milioni l'anno per altri nove anni) in una regione, oltretutto, in grave crisi economica ed occupazionale. "Rottamatori", d'altra parte, non si può essere, soltanto, adesso sì adesso no. Specialmente quando c'è da fare "rottamazioni" più che giuste ed opportune.
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