"Riuscirà l'Italia - è la domanda - a piazzare un suo uomo alla presidenza del Parlamento europeo, alla presidenza dell'Eurogruppo o alla rappresentanza della politica estera?"
Il "premier" Renzi, a Bruxelles, ha espresso il parere che prima si pensi ai programmi e poi ai nomi. Più che giusto. E per lui opportuno, anche, per decidere con più calma - ove l'Italia riuscisse a piazzare davvero un suo uomo - se quell'uomo dovrebbe essere Massimo D'Alema (il quale non potrà continuare a fare in eterno il vignarolo in Umbria), Gianni Pittella (il quale sta già muovendo, "pro domo sua", mari e monti dentro e fuori gli italici confini), Enrico Letta (il quale va ricompensato, prima o poi, per quella sua "uscita da gentiluomo" da Palazzo Chigi), Pier Carlo Padoan (il quale - chissà perché - Renzi sembrerebbe voler così "rottamare" come Ministro dell'Economia). Non resta che sedersi ed aspettare.
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