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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 5 marzo 2016

Ma terrà il risibile compromesso delle "gazebarie"?

"Berlusconi avrebbe insistito su Bertolaso candidato sindaco del centrodestra al Comune di Roma e senza "primarie" - sembra di avere capito - e Salvini avrebbe invece  tenuto duro su queste "primarie" magari accettando poi, se indicato dai romani, anche Bertolaso. Per cercare di farla finita con l'assurdo ping pong, alla fine, avrebbero raggiunto questo splendido compromesso: niente "primarie" (per non darla vinta a Salvini), ma "gazebarie" (per non darla vinta a Belusconi)."
Il 19  e il 20 - sempre secondo quanto sembra di avere capito - a Roma opererebbero, cioé, cento gazebo (differenti, beninteso, da quelli tipici delle "primarie") e, in ognuno, i romani troverebbero una scheda con già stampato il nome di Bertolaso e il programma dei primi cento giorni di governo capitolino per metterci, sotto, il loro sì o il loro no (con Berlusconi sicuro che ci metterebbero il sì e Salvini speranzoso che ci metterebbero il no per poter riprendere la partita di ping pong e non dover accettare l'ex "protettore civile"). Marchini, Meloni, Storace e Pivetti, intanto, lì ad assistere. In  attesa di conoscere se, alla fine, dovrebbero entrare anche loro nel pacchetto di mischia. In questa sempre più diabolica commedia. Dove il centrodestra sembra trovarsi in  "una selva oscura ché la diritta via era smarrita".
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