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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 18 marzo 2016

Domani 19 marzo

"Domani, 19 marzo, la cara, tradizionale, anche se diventata troppo commerciale, "Festa del papà".
Ma ancora "Festa del papà" per tutti i figli, specialmente per i più piccoli che l'aspettano con impazienza e con gioia? I figli in una coppia di naturale genere maschile, ad esempio, festeggeranno due padri o quello che sarà stato loro indicato - avendolo capito o no - come il padre-padre? E i figli in una coppia di naturale genere femminile, invece, non festeggeranno come tanti loro amichetti o festeggeranno quella che sarà stata indicata - avendolo capito o no - come la madre-padre? Alcuni asili e alcune scuole elementari, nell'imbarazzo, avevano risolto la questione con il decidere di non festeggiare per evitare imbarazzi, turbamenti, delusioni, tristezze, invidie fra i bambini. Poi, in alcuni casi, si è tornati indietro nella decisione, ma rimanendo nell'incertezza sul come comportarsi. D'accordo, per carità, la tutela  dei più elementari diritti da riconoscere alle coppie omosessuali. Ma perché non prestare attenzione anche ai diritti e alla felicità, pur la più semplice, dei figli conviventi? Perché non perfezionare le norme affinché questi figli non debbano sentirsi, troppe volte, esclusi e diversi? Sarà possibile fare qualcosa prima dell'8 maggio quando, come da tradizione, verrà festeggiata l'ancor più cara, anche se ancor più commerciale, "Festa della mamma"? A parti inverse, altrimenti, si riproporrebbe la stessa inquietante questione del 19 marzo. E specialmente per i bambini più piccoli - con tante scuse con chi la pensasse diversamente - sarebbe, invece    che una festa, uno dei giorni più amari e più infelici della loro vita.
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