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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 18 luglio 2016

Un altro giro farlocco di "roulette parlamentare"

"Il fatto che il viceministro dell'Economia, Enrico Zanetti, abbia lasciato quella "Scelta civica", di cui pur era il segretario nazionale, per formare un nuovo gruppo insieme all' "Ala" di Denis Verdini ha turbato profondamente - in queste ultime ore - il presidente del Pd, Matteo Orfini".
"Si è trattato - così il turbato Orfini - di una strampalatezza che sta creando problemi al Pd, di una vicenda sconcertante, di una inutile furbata". Beh, un momento. Una strampalatezza ai danni del Pd fino ad un certo punto perché, se darà nuove carte da giocare alle minoranze del partito, c'è il fatto che il "premier"-segretario Matteo Renzi non solo ne sarebbe stato preventivamente informato, ma avrebbe dato, addirittura, il suo "nulla osta". Una vicenda sconcertante, considerati i protagonisti, nemmeno tanto. Una furbata, invece, certamente sì. Perché Denis Verdini e i suoi, che finora non erano riusciti ad accreditarsi ufficialmente come governativi, lo sono finalmente divenuti per "via zanettiana". Rafforzandosi loro, rafforzando il traghettatore e rafforzando, chiaramente, anche il "premier" Renzi sempre più in apprensione al Senato. Un altro giro farlocco, dunque, della "roulette parlamentare". Anche questi giochi son fatti. E, per ora, "rien ne va plus".
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