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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 20 luglio 2016

Se giudice non morde giudice

"Ad un giudice che era entrato nell'area blindata della Direzione distrettuale antimafia senza usare dovutamente il "badget" - a Palermo - il carabiniere di guardia aveva chiesto come suo dovere, non conoscendolo, i documenti personali. Ma il giudice, anziché fornire i suoi documenti personali, aveva fornito un personalissimo poderoso "vaffa". Di qui la denuncia alla Procura di Caltanissetta".
E la Procura di Caltanissetta? Ha prontamente archiviato il caso perché il carabiniere, insistendo nella sua richiesta di documenti al giudice, aveva strafatto e, quindi, sbagliato. Come dire, insomma, che il "vaffa" se l'era cercato. Peggio per lui. Quando si dice "cane non morde cane" e alle volte, con tutto il rispetto, giudice non morde giudice.
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