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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 21 luglio 2016

181 errori in 220 articoli di un decreto legislativo

"Il nuovo "Codice sugli appalti" in attuazione delle direttive dell'Unione europea - che era stato pubblicato, il 18 aprile scorso, dalla "Gazzetta ufficiale" - è stato pubblicato di nuovo per eliminare i 181 errori che i 220 articoli contenevano".
Il giornalista Gian Antonio Stella, nell'evidenziarlo in un documentato articolo sul "Corriere della sera" di oggi, si è alla fine chiesto, giustamente, perché mai il testo originario del "Codice" fosse stato affidato, per la sua redazione, al Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio anziché al competente Ministero delle Infrastrutture. Più che probabile questa risposta: perché al Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio c'è, benché inesperta, l'ex comandante dei vigili urbani di Firenze, che è una fedelissima del "premier" Renzi, e al Ministero delle Infrastrutture chissà quel "Codice" in quali artigli di gufo sarebbe potuto finire. Risposta - come si dice - salvo errori ed omissioni. Ma, presumibilmente, più omissioni che errori.
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