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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 15 gennaio 2016

La sussistenza che non sussiste

"Ezio Macri - l'autista di un deposito dell'azienda dei trasporti pubblici di Roma - aveva presentato un certificato di malattia, si era dunque assentato dal lavoro, ma era stato sorpreso a cantare sul palco di un ristorante nella vicina cittadina di Zagarolo. Denunciato per truffa aggravata ai danni dell'azienda, era stato rinviato a giudizio".
E il giudizio? Assolto, proprio in questi giorni, con formula piena. Con quale motivazione? Perché "il fatto non sussiste". Ma come il fatto non sussiste? Il cantante sul palco del ristorante di Zagarolo era allora un suo sosia mentre Ezio Macri, poverino, era a letto malato? Le sentenze - si continua a dire - non si devono commentare. Alle volte, però, è dura. Molto dura. Basti soltanto dire che si è messo le mani nei capelli lo stesso pubblico ministero che aveva chiesto, invece, la condanna.
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