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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 16 gennaio 2016

La farsa della barbieria di Montecitorio

"Una prima "spending review" aveva previsto - anche - la chiusura della barbieria della Camera allestita in un salone "stile liberty" e con sette dipendenti riccamente remunerati".
Tranquilli, però, onorevoli deputati: la barbieria, grazie all'iniziativa del questore camerale di "Scelta civica" Stefano Dambruoso, non chiuderà più e, così, sarà ancora possibile farsi lo "shampoo" o la barba a 8 euro, tagliarsi i capelli a 15 e pagare 18 euro una "messa in piega" e un lavaggio. L'unico sacrificio richiesto sarà, forse, un'attesa maggiore. Perché, chiudendo però la barbieria di pomeriggio, i lavoranti verranno diminuiti da sette a quattro. Il risparmio, dunque, verrà solo dall'allontanamento di tre barbieri? Ma quale allontanamento. Anche ai tre barbieri sarà chiesto, soltanto, un unico sacrificio: quello di togliersi la divisa bianca e andare ad indosare, portandosi dietro lo stesso ricco stipendio, la divisa nera di commessi. Con tanti saluti, dunque, anche a questo pur minimo risparmio che si sarebbe potuto fare. Ma di che cosa meravigliarsi? Spesa di casta non si tocca e basta.
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