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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 28 dicembre 2015

Sandro Bondi e il conte Ugolino

"Berlusconi - così, in una intervista a "La Repubblica", il neosenatore "verdiniano" Sandro Bondi - potrebbe essere paragonato al conte Ugolino che, nella "Divina Commedia" di Dante, divora il cranio dei suoi figli".
Paragone suggestivo, ma con un gravissimo errore. Perché il conte Ugolino, divorati i corpi dei suoi due figli e dei suoi due nipoti rinchiusi con lui nella fiorentina Torre della Muda di cui era stata gettata la chiave nell'Arno, il cranio che divora, nella "Divina Commedia" di Dante, è quello dell'arcivescovo Ruggeri che fece rinchiudere i cinque nella torre condannandoli alla morte per fame. "Sono stato un servo, un tappetino, sì, di Silvio - così, ancora, il neosenatore "verdiniano" Bondi - ma poi ho capito tutti i miei errori". Coraggiosa autocritica. Ora, però, farebbe bene a completare la sua coraggiosa autocritica con il riconoscere il suo errore anche nella citazione della "Divina Commedia" di Dante.
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