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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 10 dicembre 2015

Se il prefetto Gabrielli parla per metafore

"Lui non l'ho mai sentito - se n'è uscito, nel rispondere alla delusione espressa dal presidente della "Roma calcio", l'americano James Frank Pallotta, per non essere stato mai incontrato, il prefetto Franco Gabrielli - eppure io ricevo cani e porci". "E io che sarei - gli ha replicato James Frank Pallotta - un cane o un porco?" "Ma no - gli ha controreplicato Franco Gabrielli - si è trattato soltanto di una iperbole".
Ma perché, da parte del prefetto Franco Gabrielli, non parlare chiaro e tondo, sepcialmente con un amerciano, invece che parlare per metafore di cui quello, magari, neppure conosce l'esistenza e il significato? Forse il prefetto Franco Gabrielli ha deciso di scendere presto in politica e, dunque, ha cominciato ad esercitarsi in un linguaggio mai chiaro e tondo, ma per metafore  e, in particolare, per iperboli. Tra l'arrogante, insomma, l'irrispettoso, il poco comprensibile e il difficoltoso da interpretare.

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