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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 17 gennaio 2015

Totò e la grazia

"L'anziana mamma dell'ex presidente della Regione Sicilia, Totò Cuffaro - condannato a sette anni (dei quali quattro scontati) per favoreggiamento aggravato di "Cosa nostra" - ha chiesto, per suo figlio, la grazia al Capo dello Stato".
Ma - la curiosità - a quello che ha lasciato il Quirinale e non le ha risposto o a quello che, dovendo ancora arrivare, non avrebbe potuto risponderle? Mah. Da "lupu vecchiu" cui "non s'inzigna la tana" - potrebbe avere ragionato l'anziana mamma lupa di Totò - " 'a cosa 'ncimata è menza cusuta" e, cioè, una cosa cominciata è per metà finita. Meglio anticipare i tempi, insomma, con la speranza di ottenere per il suo Totò - chi 'u sapi" - quei tre anni in meno di carcere. Anche se il suo Totò, da dietro le sbarre, ha subito voluto diffondere il suo dissenso per l'amorosa iniziativa. "Non accetterei mai da nessuno  la grazia come una carità - ha detto - ma chiedo, semmai, che vengano riconosciuti i miei diritti da detenuto". Un gioco delle parti, allora, oppure cuore di mamma e sopraggiunta fierezza di figlio?
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