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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 29 gennaio 2015

Tremila morti di amianto ogni anno

"Quell'amianto che continua a nascondersi ovunque (dalle tubature ai rivestimenti dei tetti, dalle aule scolastiche alle palestre, dalle autorimesse alle rotaie) - hanno denunciato il professor Carmine Pinto, presidente nazionale dell'Associazione italiana di oncologia medica, e il professor Giorgio Scagliotti, direttore del Dipartimento di oncologia all'Università di Torino - continua a mietere, ogni anno, tremila vittime".
Ma l'amianto non era stato bandito, in Italia, quasi vent'anni fa? Sì ma, ancora oggi, ne restano in giro 32 milioni di tonnellate e, cioé, cinque quintali per ogni cittadino. Perché a bandire, in Italia, si fa presto, ma poi chi si è visto si è visto. E tutto tende a rimanere come prima. Senza che nessuno - a cominciare dalle Istituzioni nazionali e locali - se ne preoccupi minimamente. Anche quando si tratti -  come è stato autorevolemte denunciato - di tremila morti ogni anno. Tremila, non tre. Scandaloso. Scandaloso, ma, soprattutto, criminale.

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