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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 26 gennaio 2015

L'affondo del pubblico ministero sull'affondatore Schettino

Si può dire che il comandante Schettino - ha pronunciato, nella sua requisitoria al processo sul naufragio della "Costa Concordia", il pubblico ministero Stefano Pizza - abbia accumulato in sé la figura dell'incauto ottimista e quella dell'abile idiota producendo la figura dell'incauto idiota".
Un giudizio quanto mai severo che, comunque, ha riecheggiato quello da subito emesso, non solo dall'opinione pubblica, nei confronti del comandante Schettino. Il quale, intuendo forse che per lui non sarebbe stata una giornata rose e fiori, ha eccezionalmente preferito non recarsi in Tribunale. Ma tanto, anche se quel giudizio del pubblico ministero non ha voluto sentire con le proprie orecchie, lo leggerà sui giornali con i propri occhi. E, se non dovesse nemmeno leggere i giornali, chi se ne importa: il giudizio resta sempre e resta, sempre di più, la sicurezza di una sua dura condanna al carcere (il pubblico ministero, al termine della sua requisitoria, ha chiesto 26 anni).
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