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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 31 maggio 2012

Quei redditi da ridere

"Il reddito medio annuo - ha fatto conoscere l'Agenzia delle entrate con riferimento al 2011 - è stato di 16.800 euro per i bar e le gelaterie, di 14.700 per gli alberghi e gli affittacamere, di 14.300 per i servizi di ristorazione, di 12.600 per i parrucchieri, di 11.500 per le profumerie, di 9.700 per le tintorie e le lavanderie, di 6.500 per gli istituti di bellezza".
Facendo qualche conto, dunque, viene fuori che - nel 2011 - i bar hanno incamerato, in media, un reddito di 1.400 euro al mese e di 46 euro al giorno, gli alberghi e gli affittacamere di 1225 euro al mese e di 40 euro al giorno, i servizi di ristorazione di 1191 euro al mese e di 37 euro al giorno, i parrucchieri di 1050 euro al mese e di 35 euro al giorno, le tintorie e le lavanderie di 808 euro al mese e di 26 euro al giorno, gli istituti di bellezza di nemmeno 541 euro al mese e di appena 18 euro al giorno. Come dire - ad esempio - che in un giorno i bar e le gelaterie avrebbero servito ai clienti sette-otto cappuccini con cornetto, una decina di caffè e un paio di sorbetti, gli alberghi e gli affittacamere neppure una stanza, i servizi di ristorazione due "pizze margherita", un "hamburger" e un'insalatona, i parrucchieri un semplice taglio di capelli uno, le profumerie un'acquetta di colonia non di marca, le tintorie e le lavanderie la pulizia di tre camicie e di qualche calzino, gli istituti di bellezza neppure mezzo tubetto di cremetta per i brufoli. Roba da non credere. Da non credere, se solo si getta un occhio in bar, alberghi, servizi di ristorazione, parrucchieri, tintorie dove c'è da fare, quasi ovunque e quasi sempre, la fila o addirittura la prenotazione. E allora? Allora sarebbe interessante conoscere che cosa ha pensato, di quei redditi assurdi, l'Agenzia delle entrate. E, soprattutto, che cosa ha deciso di fare.
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