"L' "Unione di centro" di Pierferdinando Casini - come è apparso nelle schede elettorali delle amministrative parziali - in 17 Comuni si è presentata da sola, ma in tre (Verona, Isernia e Palermo) con il Pdl, in uno (Gorizia) con il Pdl e la Lega Nord, in uno (Frosinone) con il Pd, in uno (Brindisi) con il Pd e Vendola, in tre (La Spezia, Trani e Taranto) con il Pd, Vendola e Di Pietro".
Due, allora, le ipotesi. La prima: Pierferdinando Casini continua a non avere chiaro quali debbano essere, per coerenza con i suoi principi e con le sue idee, i suoi amici e i suoi sodali. La seconda e più probabile: Pierferdinando Casini ha ben chiaro tutto, ma se ne infischia della coerenza ed è interessato soltanto a fare i conti di cosa gli convenga ogni volta fare per ottenere più poltrone possibili. Alla faccia delle lezioni di etica e di serietà che, con faccia severa e indignata, continua ogni giorno a dispensare - senza la minima vergogna - sui giornali e sui teleschermi.
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