"Nel 2011 - secondo il rapporto annuale dello "Stockholm Peace Research Institute" - sono stati spesi, nel settore armamenti militari, 1.740 miliardi di dollari".
Ma non c'è, già da più di un anno, una crisi globale? C'è e come se c'è. Non, però, nel settore degli armamenti militari. Come ha testimoniato ancora, proprio in questi giorni ad Amman, il volume di affari conclusi allo "Stategic operation forces expo" (la biennale degli armamenti più importante del Medio Oriente), presenti trecento generali provenienti da settanta Nazioni fra le quali, molto attive, gli Stati Uniti nelle vendite e la Cina negli acquisti. E intanto, un poco più in là di Amman, in un continente intero, milioni di bambini continuano a morire di fame e di malattie senza che nessuno continui a curarsene.
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