"Luca Pompei, 22 anni, benché abbia sostenuto ventinove esami con una media superiore a 28 e abbia già pronta la tesi da discutere fin dal novembre scorso nella facoltà di giurisprudenza dell'Università "La Sapienza" di Roma - ha decretato il Tar del Lazio - dovrà aspettare, per laurearsi, maggio del prossimo anno".
Tar del Lazio impazzito? Assolutamente no. Pazzo il regolamento dell'Università "La Sapienza" di Roma che - ha dovuto prendere atto il Tar del Lazio - stabilisce come possa laurearsi prima soltanto chi abbia anticipato tutti gli esami con il permesso dell'Ateneo e abbia conseguito una media del 29. A Luca Pompei, però, nessuno aveva fatto sapere questo assurdo. E Luca Pompei, dunque, era andato avanti come un carro armato per approdare il prima possibile nel mondo del lavoro: aveva sostenuto esami a ritmo di record e aveva conseguito una media del 28,48 (lo 0,52 meno di quanto fissato dalla "Sapienza"). E adesso, perciò? Adesso niente: Luca Pompei se ne stia lì, senza tante storie, arricchendo - suo malgrado - il numero dei giovani "bamboccioni". Impari, insomma, a non fare il bravo. Robe da non credere.
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