"La legge 267 del 2000 - varata dall'allora Governo D'Alema - ha previsto quel doppio stipendio agli amministratori pubblici (quello del lavoro privato temporaneamente lasciato e quello dell'impiego pubblico temporaneamente assunto) che finisce per costare, alle casse dello Stato, circa un miliardo di euro a legislatura".
Anche in quasi tutte le Amministrazioni pubbliche emiliane ci sono centinaia e centinaia di eletti che cumulano in virtù della legge 267 del 2000. Eletti ai quali, però, non è sfiorato neppure il pensiero di rinunciare ad uno dei due stipendi in favore dei concittadini o corregionali rimasti senza beni e, pure, senza speranze. Anzi. Quasi tutti questi pubblici amministratori che continuano ad intascare due stipendi, alle volte neppure di poco conto, sono tutti lì, in prima fila, a piangere ed invocare aiuti dal resto d'Italia. Aiuti che stanno naturalmente arrivando anche con generosità, ma loro, i "doppiostipendisti" pubblici, loro si vergognino. Perlomeno.
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