"Quando il Ministero della Difesa ha saputo che il giovane Paolo Garlant se ne andava in giro a recuperare piastrine e reperti di soldati italiani caduti nella prima e nella seconda guerra mondiale per poi farli pervenire ai parenti commossi - ha pubblicato "Il Gazzettino" - gli ha subito inviato una diffida a smetterla immediatamente".
Ma perché? Perché - gli è stato "spiegato" . quelle piastrine e quei reperti non sono "res nullius" (oggetti di nessuno), ma oggetti militari e, come tali, da consegnare ai reparti di appartenenza dei caduti o ai carabinieri. I quali, semmai, sarebbero loro a consegnarli ai partiti. E, perciò, il solito "ufficio complicazione cose semplici". Il solito "stai punito" invece di una medaglia al valore civile. E, poiché il giovane Paolo Garlant ha già fatto sapere che non si sogna meppure di smettere quell'opera che ha già fatto felici molte famiglie, sicuramente il solito assurdo rinvio a giudizio. Sciocca burocrazia, avanti marsh...
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