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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 5 giugno 2012

Ma che c'azzecca il Csm?

"Il giudice del Tribunale di Lecco Gian Marco Fausto De Vincenzi - ha dato notizia "Il Giornale" - avendo picchiato ripetutamente la moglie, avendola sbattuta a terra e contro il muro e avendole perfino impedito di recarsi al pronto-soccorso, subirà ora un processo disciplinare davanti al Consiglio superiore della magistratura". 
Un processo davanti al suo organo disciplinare e non davanti a un giudice di Corte d'assise? E perché? Forse che un magistrato reo di violenze è diverso da un qualsiasi altro violento? Oppure dev'essere sfuggita una legge che sancisce come chi si macchi di un reato comune debba poi risponderne al suo organo disciplinare? Come dire: se un cronista dovesse infierire sulla propria moglie, sarebbe l'Ordine dei giornalisti - e non il Tribunale - a giudicarlo e a sanzionarlo. Roba da matti. O più semplicemente, ancora una volta, roba da casta.
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