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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 20 giugno 2012

Meno sei bravo, più guadagni

"Federico Ghizzoni di "Unicredit" ha visto andare giù le azioni della sua banca del 58%, ma sta continuando a guadagnare più di cinque milioni l'anno - è la denuncia di "Frontis Governance" - così come Sergio Marchionne azioni "Fiat" giù del 47% e suo guadagno di cinque milioni, Giovanni Perissinotto azioni "Generali" giù del 18% e suo guadagno di oltre due milioni, Fulvio Conti azioni "Enel" giù del 15% e suo guadagno di oltre quattro milioni, Franco Bernabè azioni "Telecom Italia" giù del 15% e suo guadagno di quasi sette milioni".
Ma non si è sempre sostenuto, anche ultimamente, che i guadagni si sarebbero dovuti rapportare ai meriti e ai successi da ciascuno ottenuti? Si è sempre sostenuto, certo, anche recentemente. Ma poi, come solito, il sostenerlo è divenuto così pesante che tutto è miseramente crollato come un castello di carte. E le uniche carte a rimanere ben salde al loro posto - nelle tasche, cioè, dei disastrosi "managers" - sono state le carte degli immeritati stipendi milionari. Prosit.
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