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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 17 giugno 2012

Quando il Tar... "starra"

"Un cittadino di Collegno aveva trovato in terra un portafogli con 80 euro, era subito corso alla caserma dei carabinieri perché fosse riconsegnato alla legittima proprietaria, ma il militare di turno - come avevano a suo tempo riportato le cronache - invece di fare il suo dovere, aveva intascato tranquillamente il tutto. Scoperto il fatto, quel militare era stato sottoposto a provvedimento disciplinare per "condotta biasimevole", ma lui, molto offeso ed irritato, aveva inoltrato ricorso al Tar del Piemonte".
Il Tar del Piemonte gli ha dato ora torto? Macché. In nome del popolo italiano - che sicuramente, invece, non dovrebbe essere d'accordo - ha annullato il provvedimento disciplinare perché - che diamine - andava tenuto conto della giovane età del carabiniere, della sua inesperienza e dei suoi buoni precedenti. Come dire: se un carabiniere giovane ed inesperto ruba un portafogli, invece di essere sanzionato due volte proprio in quanto appartenente all'onorata Arma dei carabinieri, non va invece sanzionato neppure una volta, non va processato per furto, va lasciato tranquillamente in servizio. Strano che - accanto all'assoluzione del militare - il Tar del Piemonte non abbia inserito in qualche modo, nella sua decisione, una condanna per "fesseria" nei confronti dell'onesto cittadino che aveva subito consegnato, alla caserma dei carabinieri, il portafogli trovato in terra.
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