"Comuni, Province e Regioni - è ormai litania di tutti i giorni - continuano a piangere perché sarebbero privi di quei miliardi necessari per garantire i servizi ai cittadini".
Attenzione al condizionale "sarebbero". Comuni, Province e Regioni, infatti, non è che nuotino effettivamente nell'oro, ma alcuni miliardi li avrebbero da spendere già da tempo e, invece, continuano a tenerli in fondo a chissà quale cassetto. Si tratta di quei 45 dei 60 miliardi messi su un lucente piatto d'argento dall'Europa nel 2007 e che l'Europa richiederebbe indietro, se non utilizzati entro la metà del prossimo anno. Perché dunque utilizzati, in cinque anni, soltanto al 25%? Perché il resto ancora in fondo a chissà quale cassetto? Perché con il rischio di doverli ritornare all'Europa? E, soprattutto, perché piangere oltremisura miseria e, con la scusa di questa drammatica miseria, continuare a tartassare con imposte e tasse sempre più dure i poveri amministrati? Ai poveri amministrati - lasciati, tra l'altro, con servizi sempre più carenti - c'è da presumere farebbe piacere una risposta seria e convincente a queste domande. Magari quando stanno in fila ,in banca o all'ufficio postale, per pagare un'Imu per molti, per troppi, da brividi.
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