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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 25 giugno 2012

"Bamboccioni" sì o no?

"Di 3.770 offerte di lavoro non stagionali, a giovani fino a ventinove anni, nel settore dell'informatica e della telematica - ha evidenziato una indagine di "Unioncamere" - è stato possibile coprirne soltanto il 41,4% perché il 16,4% non sapeva neppure un "ba" delle materie, ma soprattutto perché il 25% non ha neppure risposto alla proposta di assunzione".
I numeri lasciano più che perplessi, ma non sono soltanto questi. Perché percentuali più o meno simili sono state registrate anche per offerte di lavoro nel settore dei disegnatori industriali, nel settore degli addetti all'accoglienza, nel settore dei montatori di macchinari. Che non saranno, certo, offerte di lavoro in qualche Consiglio di amministrazione, alla direzione di una banca o di un'azienda, nella casta dei commessi parlamentari, ma non sono neppure offerte di lavoro per allevare larve, per controllare la qualità delle siringhe, per assaggiare vermi, per fare telefonate "a luci rosse", per ammazzare salmoni, tutti mestieri che - secondo il giornalista inglese Dan Kieran - vanno considerati tra i più orrendi. Allora? Sarebbe interessante, allora, che qualche istituto di ricerca indagasse sui motivi per i quali offerte di lavoro più che nobili ed interessanti vengano disdegnate in gran parte, oltretutto in tempi difficili come questi, da tanti giovani e giovanissimi. I "bamboccioni", insomma, sono solo una finzione o sono una realtà?
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