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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 19 agosto 2016

Tenta di rapire una bambina: libero

"L'indiano Ram Lubhaya - con precedenti per spaccio di droga e ricettazione, già espulso dall'Italia, ma che in Italia ha continuato tranquillamente a restare - ha tentato di rapire una bambina, è stato rintracciato dai carabinieri, accusato di sequestro di persona aggravato, ma rilasciato perché l'udienza di coinvalida dell'arresto era stata rinviata a data da destinarsi".
Uno così come l'indiano Ram Lubhaya, dunque, serenamente a piede libero per una deficienza gravissima e inaccettabile della Magistratura. Incapace o, più probabilmente, nella impossibilità materiale di procedere per mancanza di mezzi. Sui "social" - hanno riportato alcuni quotidiani - in tanti si chiedono come fatti simili possano accadere. Come un giudice non abbia il tempo o la possibilità di occuparsi di uno che, oltre a non avere alcun diritto di vivere in Italia, abbia tentato di rapire una bambina. Dovrebbero spiegarlo il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, il Ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, e il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Ma lo spiegheranno? Sui "social", verosimilmente, risponderebbero no.
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