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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 10 agosto 2016

Maria Elena Boschi e Marco Travaglio

"Il "Fatto quotidiano", diretto da Marco Travaglio, pubblica oggi - in prima pagina - una vignetta di Mannelli in cui il Ministro Maria Elena Boschi è raffigurata seduta con un vestito corto che lascia scoperte le gambe. E, sopra, il titolo "Riforme. Cos(c)e serie"".
Satira? No: la satira, anche quella più cattiva, non oltrepassa mai certi limiti. La vignetta di Mannelli, oltre quei certi limiti, non può essere satira, ma è chiaramente un volgare schiaffo alla decenza non solo e non soprattutto politica. Si può essere certo in disaccordo con le idee del Ministro Maria Elena Boschi - e molti lo sono - ma questo non dà il diritto di attaccarla con grossolane trivialità. Il fatto, il "Fatto quotidiano", è però che il direttore Marco Travaglio, quando qualcuno non gli va a genio, lo odia. Lo odia fino al punto di perdere la testa. Se ce l'ha davvero. Come ha sempre agito, per esempio, con Silvio Berlusconi. E come continuerà ad agire finché nessuno gli toglierà, come merita, il palcoscenico di un giornale o di una comparsata televisiva. Non rimarrebbe, comunque, disoccupato. Lo attenderebbe sicuramente, anche se non a cosce ma a braccia aperte, la raffinata redazione di quel "Vernacoliere" livorenese sotto la cui testata è scritto: "Mensile di satira, umorismo e mancanza di rispetto". Manacanza di rispetto, ecco, quello in cui eccellerebbe Marco Travaglio.
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