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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 27 giugno 2015

Il "Nuovo Centro Destra" si estinguerà per via giudiziaria?

"Su 69 parlamentari del "Nuovo Centro Destra" - ha calcolato il quotidiano "Il Fatto" - ben 23 (cioè il 33%) sono stati, per ragioni diverse e anche se poi con esiti non per tutti negativi, "attenzionati" dalla Magistratura".
Ultimo caso, in questi giorni, quello del senatore Gianni Bilardi - ex componente della Commissione antimafia e fedelissimo di Angelino Alfano - per il quale i giudici calabresi hanno chiesto, alla competente commissione di Palazzo Madama, l'autorizzazione all'arresto. Così come è avvenuto altrove, non troppo tempo fa, nei confronti di altri due senatori, sempre del "Nuovo Centro Destra", per uno dei quali, Giuseppe Castiglione, la richiesta è stata respinta e per l'altro, Giuseppe Azzollini, è ancora da decidere. Una frana, insomma, per il partito di quell'Angelino che continua ad ambire, anche lui, a creare intorno a sé un nuovo movimento centrista. Ma sicuro che riuscirà a trovare nuovi adepti degni, se quei pochi che ha continuano a venirgli sottratti dai magistrati, in dimensioni sempre più vaste, per palese indegnità? Se dovesse continuare così, poi, Berlusconi avrebbe un problema di meno per  la sua alleanza con la "Lega nord". Matteo Salvini, infatti, continua a ripetere che una nuova alleanza come la vorrebbe Silvio non si potrebbe mai realizzare con il "Nuovo Centro Destra" amico di Renzi. Sta a vedere che adesso la questione, non facile da risolvere per Berlusconi, finirà per essere facilmente risolta, "alfaniano" dopo "alfaniano", dalla Magistratura. Sempre che nel frattempo, beninteso, la Magistratura non dovesse far fuori pure il Silvio, di nuovo, anche con uno solo dei processi, ancora in corso, che lo riguardano.
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