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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 26 giugno 2015

... E le stelle stanno a guardare

"Tunisia: un gommone arriva dal mare, nel golfo di Hammamet, si ferma davanti alla spiaggia di due "resort" a Sousse, due uomini cominciano a sparare, uccidono 37 turisti e ne feriscono 40. Kuwait: un uomo entra nella moschea di Al Imamal al Sedeq, si fa esplodere, uccide 25 fedeli e ne ferisce 200. Francia: un uomo entra nell'area dell'impianto di gas industriale "Air Products" a Saint Quentin Fallavier, riesce a far esplodere soltanto poche bombole, provoca una esplosione e un incendio, sfiorando una tragedia di proporzioni terrificanti, ferisce una serie di persone, ma prima aveva decapitato un dirigente dell'impianto e ne aveva infilato la testa nella recinsione  dell'azienda accanto ad una bandiera dell'Isis".
Tutti a piangere, naturalmente, sul sangue versato. Ancora una volta, dunque, tardi e senza un minimo accenno ad un'azione che da tempo sarebbe stata più che legittima nei confronti dei terroristici islamici. "Questi terroristi - ha detto, subito dopo i tre terribili attentati, l'Alto rappresentante europeo per la politica estera, Federica Mogherini - vogliono dividerci e, invece, ci uniscono sempre più". E che ci uniscono sempre più è vero. Purtroppo, però, nella mancanza di una controffensiva e nel continuare a lasciare via libera al feroce e sempre più audace terrorismo islamico. Per non dire delle Nazioni Unite che, pur davanti ad un fenomeno di proporzioni e forme sempre più terrificanti, come le stelle di Cronin stanno a guardare.
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