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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 27 marzo 2015

Giocare all'Isis

"Un ragazzino inginochiato e con un coltello alla gola, altri due alle sue spalle e con il volto coperto da sciarpe e capucci, un quarto che assiste impassibile, un quinto che riprende tutto con uno "smartphone" per riversare le immagini sul "social network"".
I terroristi dell'Isis, questa volta, non c'entrano. Protagonisti dell'episodio, infatti, cinque ragazzini di una scuola media di Pieve di Sacco. I quali, insomma, hanno voluto simulare una delle tante vere esecuzioni brutali con una bravata di inquietante cattivo gusto. Ma i quali sono stati sospesi, dalla scuola, soltanto per tre giorni in quanto - secondo la dirigente Franca Milani - si sarebbe trattato soltanto "di un gioco, di una ragazzata". Ora, comunque, i cinque "giocherelloni" saranno seguiti, per un certo periodo di tempo, da una "équipe" di psicologi. Ma quegli stessi psicologi dovrebbero seguire, anche,  i genitori dei cinque ragazzini in quanto, evidentemente, incapaci di crescerli. E la dirigente scolastica Franca Milani in quanto, altrettanto evidentemente, incapace di valutare e di sanzionare comportamenti così preoccupanti. Le semplici ragazzate sono ben altre.
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