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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 10 marzo 2015

Dal "Roccacannuccia" alla "Juventus"

"Il disegno di legge sulle riforme istituzionali è passato oggi alla Camera - con 375 sì, 125 no e i "5 stelle" fuori dall'aula".
Hanno quindi votato sì, nel Pd, anche quelle minoranze che, fino all'ultimo, avevano dichiarato il loro voto contrario. E ha votatato no, in "Forza Italia", anche quella minoranza che aveva dichiarato l'opposto.  "Per disciplina di partito" si è detto nel Pd, "Per affetto a Berlusconi" si è detto in "Forza Italia". Ma molto di più, forse, per la minaccia del "premier" Renzi di far cadere il Governo, mandare tutti a casa e chissà chi sarebbe tornato in Parlamento.  A Montecitorio, comunque, è stato come vincere la partita - con tutto il rispetto - con il "Roccacannuccia". La partita più difficile, ora, sarà infatti sul campo del Senato. Perché, se la minoranza pd continuerà a richiedere qualche ritocco e non lo otterrà, giura che la prossima volta voterà secondo coscienza e non secondo disciplina di partito. Perché i "verdiniani" di "Forza Italia", alla fine, si potrebbero di nuovo commuovere e non dare un dispiacere, con il loro sì alle riforme, a "babbo Silvio". E perché il "Movimento 5 stelle" ha confermato la sua più assoluta indisponibilità ad entrare in campo. Altro, dunque, che il "Roccacannuccia": questa volta, di fronte, potrebbe esserci la "Juventus". E, forse, è per questo che il "premier" Renzi ha già iniziato le trattative per ingaggiare qualche Buffon, qualche Bonucci  e qualche Chiellini, anche se con maglie non rigorosamente bianco-nere, ma di qualsiasi colore, per rendere inoffensive eventuali bordate di attacchi che potrebbero dimostrarsi pericolosi per la sua rete. Ma anche, più modestamente, non  proprio così campioni, ma comunque in grado di respingere quelle eventuali bordate perfino - come si dice - alla "viva il parroco". Alla viva Matteo.
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