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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 24 maggio 2015

Se l'Inps non sa gestire il suo patrimonio immobiliare

"Il disavanzo dell'Inps a fine anno - ha reso noto il neopresidente Tito Boeri - sarà di ben 6 miliardi e 700 milioni".
Da spavento. Ma da spavento sono, anche, alcune cifre che stanno a testimoniare l'incapacità dell'Inps a gestire il suo pur immenso patrimonio immobiliare valutato 3 miliardi e 200 milioni. Un immenso patrimonio che, invece di portare milioni nelle sue disastrate casse, alle sue disastrate casse sottrae, ogni anno, 250 milioni. Come mai? Presto detto. Per il costo di gestione degli immobili (affidato, oltretutto, a società esterne) più gli affitti non riscossi, troppo bassi o addirittura inesistenti più una lunga serie di immobili (anche di grande "appeal" commerciale) vuoti, abbandonati, lasciati a degradare più - nonostante quest'ultimo addendo da vergogna - 120 milioni di affitti a privati per alcuni suoi uffici. Che cosa intenderà fare allora, di fronte a questo scandalo, il neopresidente Tito Boeri? Cominciare a sanare la orribile situazione dell'Inps o arrendersi di fronte al mostro? Capire perché, ad esempio, un ex centro-vacanze dell'inglobata Inpdap al Lido di Venezia (9 mila metri quadrati, tre piani con camere da letto, cucine, bagni una pineta con accesso alla spiaggia), diciannove sue colonie estive (costate decine di milioni di contributi previdenziali), l'Hotel Abetina (ex centro-vacanze, sulle colline pistoiesi, dell'ex Istituto dei postelegrafonici), un centro-vacanze sulle Dolomiti del Trentino e quello sul Lungomare di Pesaro, una colonia sul mare a Cesenatico e Villa Faro a Messina (con spiaggia, piscina e campi da tennis) continuino a marcire da anni invece di essere state vendute ad interessatissimi acquirenti? Oppure troppo lungo, troppo faticoso, troppo impegnativo? Più semplice e più facile, certo, afferrare un paio di forbici e - zac - tagliare un' altra fettina di pensioni. E cambiare - op là - perfino i diritti acquisiti. Anche se, certo, con il permesso del Governo. Il quale però - come sembra - non gli sta facendo affatto la faccia feroce.
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