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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 26 maggio 2015

L'Anagrafe di Roma aperta agli spioni

"Un camion in sosta vietata nell'area riservata alla fermata dei bus - di fronte all'ingresso dell'Anagrafe in via Petroselli a Roma - è rimasto con gli sportelloni completamente aperti e senza alcuna sorveglianza".
Nulla di nuovo per il divieto di sosta. Solo che dentro quel camion lasciato spalancato vi erano accatastati registri e registri necessari per notificare atti di Equitalia e della Corte d'appello. Alla faccia, dunque, dell'efficienza capitolina e della privacy delle persone interessate. Ma fosse solo questo: anche gli archivi, dal seminterrato al quarto piano dell'Anagrafe, sono sguarniti e accessibili a chiunque. Un gioco da ragazzi entrare, scartabellare, visionare e, magari, anche sottrarre plichi e contenitori. Una indecenza incredibile. Che, se nessuno avesse improbabilmente fatto conoscere al sindaco Ignazio Marino, il sindaco Ignazio Marino potrebbe ora andare  a verificare personalmente. Con la sua fedele bici, magari. Tanto, dal suo ufficio in Campidoglio all'Anagrafe in via Petroselli, è tutta discesa.
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