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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 16 maggio 2015

Quelle pensioni di Mario Monti

"E' stato ricordato - a proposito della "bomba" della Corte costituzionale sulle pensioni da rivalutare - che Mario Monti incassa, mensilmente, due pensioni per complessivi 20 mila euro lordi: 9 mila in quanto ex commissario europeo, 11 mila per il lavoro svolto come docente universitario. Cui va poi aggiunto l'emolumento di 211.502 euro lordi annui come senatore a vita".
Senza contare l'emolumento di senatore a vita, comunque, Mario Monti percepisce mensilmente una pensione complessiva che, per raggiungerla, dovrebbero essere messe insieme le pensioni sociali di quaranta anziani. Non solo: l'assegno che riceve viene calcolato con il sistema retributivo e non con quello contributivo. Ma come? Non è stato lui, sottobraccio al Ministro Fornero, a voler eliminare la rivalutazione delle pensioni superiori oltre tre volte l'ammontatre minimo Inps e a cercare di imporre il calcolo con il sistema retributivo anzichè  con quello contributivo? Certo che è stato lui. Ma allora? Allora niente. Così è, in questa incredibile Italia, se vi pare. E, purtroppo, anche se non vi pare.

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