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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 5 luglio 2012

I poveri "moderni gladiatori" del giudice Valter Giovannini

"I giocatori della squadra calcistica di Bologna che erano stati denunciati per avere utilizzato permessi per disabili in modo da poter scorazzare tranquillamente per le strade del centro storico - si legge nella richiesta di archiviazione del caso presentata dal procuratore aggiunto Valter Giovannini - vanno prosciolti da ogni accusa perché - testuale - "nel nostro Paese i "moderni gladiatori" (cioè i calciatori) vivono in una sorta di bolla immateriale che, salvo rare eccezioni, li mantiene avulsi dal quotidiano, al limite della incapacità di badare agli affari correnti di natura burocratica che affaticano invece ogni persona che non pratica, ad alti livelli, l' arte pedatoria".
Occasione dunque persa, dal procuratore aggiunto Valter Giovannini, per bucare con il sottile ago della Giustizia la "bolla" nella quale lui vede prigionieri i "moderni gladiatori" in maglietta e mutande, per riportare questi poveri "avulsi" nel mondo reale delle regole e dei doveri, per cominciare a renderli finalmente capaci di badare a "quegli affari correnti di natura burocratica", ad affaticarli, almeno un po', come tutti quelli che, non praticando ad alti livelli addirittura un' "arte pedatoria", possono e debbono invece, senza tante storie e tante benevole giustificazioni, stressarsi dietro quotidiani assurdi pubblici e privati. Occasione persa, sì, dal procuratore aggiunto Valter Giovannini per dimostrarsi sempre al di sopra delle parti e, magari, del tifo calcistico. E, al di là dell'inquietante sua richiesta nel caso specifico dei "moderni gladiatori" bolognesi, per dimostrare che non è vero ci sia bisogno che certi maagistrati debbano essere chiamati a rispondfre di certe loro decisioni. C'è bisogno, come si continua a constatare, c'è invece bisogno e come. E sarebbe auspicabile che ne prendesse finalmente atto anche il Consiglio superiore della magistratura.
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