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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 28 luglio 2012

L'ira funesta di Sergio Marchionne

"L'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne - si è saputo - è molto irritato con la Volkswagen".
Il motivo? Perché la Volkswagen ha diminuito il costo delle sue auto e, con questa sua decisione, ha ottenuto ben tre risultati positivi: è andata incontro agli acquirenti in un generale momento economico di difficoltà, ha aumentato le sue vendite del 23% e - fatto non da poco - ha evitato che i suoi dipendenti andassero in cassa integrazione a spese dei contribuenti. Ma, allora, come ragiona l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, se finisce per irritarsi molto contro chi mostra di avere capito come ci si deve comportare in una situazione come quella che sta colpendo duramente l'Europa? Forse, molto semplicemente, non ragiona. Oppure continua a ragionare non come un imprenditore illuminato e responsabile, ma come il figlio capriccioso e arrogante il quale, tanto, sa che prima o poi, ancora e sempre,  sarà papà-Stato a togliergli le castagne dal fuoco.
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